giovedì 21 giugno 2007

DONKEY KONG:IL RE DEI BAR

Dopo varie recenzioni di recenti uscite o di novità per il futuro mi piacerebbe farne una su quello che sicuramente è tra i cabinati da bar più giocati al mondo:il celebre donkey kong.
Donkey Kong (giapponese: ドンキーコング), spesso abbreviato anche con DK, è un celebre gioco arcade di tipo platform sviluppato dalla Nintendo e uscito nelle sale giochi e per Game & Watch nel 1981.
In questo gioco Jumpman, passato poi alla storia con il nome di Mario, deve salvare la sua fidanzata Pauline da Donkey Kong salendo le scale ed evitando i barili ed i vari oggetti lanciati dallo scimmione.




LA STORIA DEL GIOCO

L'origine del nome di Donkey Kong è stata al centro di molte leggende, prima fra tutte quella che vuole che il nome "Donkey" derivi da un errato invio del fax che sostituì ad una ovvia "M" (che formava il nome "Monkey", scimmia) una più improbabile "D".
Sono pochi però a sapere che il nome "Donkey" non è frutto di un errore casuale, ma di una scelta volontaria, sebbene inappropriata, del suo creatore: egli infatti scelse fra i tanti sinonimi inglesi della parola "testardo" proprio quella che nei dizionari compare principalmente sotto la voce "asino".
Donkey Kong nasce solo a causa del fallimento di un gioco uscito precedentemente, Radarscope. Il gioco dello scimmione fu infatti un rimpiazzo per i vecchi cabinati rimasti invenduti. Nessuno si aspettava da questo videogame il successo che ha poi generato.
Il gioco fu ideato da un programmatore alle prime armi, Shigeru Miyamoto, il quale però riuscì a creare due fra i personaggi più rappresentativi del mondo videoludico, "Mario" e "Donkey Kong".
Nel team di sviluppo erano presenti anche Gunpei Yokoi e Hirokazu Tanaka rispettivamente alla programmazione e alle musiche.
Il gioco, nella sua versione arcade, avrà due seguiti: Donkey Kong Jr. (1982) e Donkey Kong 3 (1983).

INIZIA LA NUOVA ERA DEL GIOCO DI PIATTAFORME

Donkey Kong è considerato il primo platform game della storia. Alcuni attribuiscono erroneamente questo titolo a Space Panic (Universal), gioco simile a Donkey Kong nell'impostazione, ma in cui il protagonista non era in grado di saltare. La carica innovativa di Donkey Kong fornì nuovi concetti di gameplay, e spinse gli sviluppatori ad intraprendere la stessa strada di Nintendo: da quel momento, le sale giochi si riempirono di giochi di piattaforme, più o meno simili al capostipite, anche per le proprietà meno significative dal punto di vista del gameplay (i giochi si riempiono di fanciulle dal salvare e i protagonisti sono di umile aspetto e mestiere). Tuttavia, è con l'aggiunta dello scrolling che il platform 2D raggiunge lo stato d'arte, avvenuta prima con Pac-Land e poi confermata con il grande successo Super Mario Bros. (i cosiddetti Jump'n'Run). Per questo motivo, oggi molti definiscono erroneamente i platform precedenti ai suddetti giochi "puzzle", genere con cui i platform hanno ben poco a che vedere.

LA PRIMA APPARIZIONE DI MARIO

Il protagonista del gioco, Jumpman, non è altri che Mario, ancora oggi l'icona indiscussa non solo di Nintendo, ma dell'intera industria videoludica. In realtà, l'obiettivo di Miyamoto non era quello di creare un eroe a tutti gli effetti, ma quello di creare un personaggio umile, come dimostra il suo aspetto fisico (basso e grassottello) e la sua professione (Mario è un carpentiere poi eserciterà la professione di idraulico). È quindi un personaggio con cui il giocatore può facilmente identificarsi. Inoltre, Nintendo volle che il suo personaggio avesse le caratteristiche della tradizione di fumetti occidentale (Popeye, Felix the Cat, per esempio), in modo tale che piacesse anche agli occidentali. I suoi caratteri somatici, malgrado le varie leggende metropolitane, sono dovute alle necessità tecniche: i baffi servivano a staccare il naso dal mento, le basette per evidenziare le orecchie, il cappello serviva per non mostrare i capelli (era difficile renderne il movimento) e la salopette dava una buona impressione di movimento del torso. D'altro canto, è vero che il personaggio somigliava molto al proprietario degli uffici di Nintendo of America di New York, il cui nome era Mario Segali. Non si sa se la somiglianza sia casuale o meno, tuttavia il nome "Mario" è stato deciso proprio per questo motivo.

Immagine attuale di donkey kong













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